Il Museo Stibbert di Firenze, una meraviglia unica in Italia

Il Museo Stibbert di Firenze, una meraviglia unica in Italia

Firenze è sicuramente la città d’arte per eccellenza e conosciuta in tutto il mondo come “la culla del Rinascimento”. La Galleria degli Uffizi, il Palazzo Vecchio, il Duomo, sono esempi illustri della bellezza del capoluogo toscano. Oltre a queste però ci sono una serie di luoghi e musei che raccontano un pezzo della storia della città e sono anche sconosciuti al turista medio o straniero. Tempo fa se ricordi ti ho parlato della meravigliosa Chiesa dei Sette Santi Fondatori a Firenze (Articolo che trovi QUI), oggi invece voglio portarti al Museo Stibbert, una meraviglia unica in tutta Italia. Perché dico questo? perché come dice Martina (curatrice del museo) qua dentro potrai rivivere e viaggiare nel tempo con la fantasia, ammirando le meravigliose armature e le collezioni presenti. Insomma potrai sognare come quando eri bambino”.

In questo articolo ti porterò con me a visitare alcune delle sale più rappresentative del museo e della sua collezione (se vuoi vederle tutte ti consiglio di dare un occhio al sito del museo). Prima di cominciare ci tengo però a ringraziare la Fondazione e Martina stessa che mi hanno accolto a braccia aperte nel visitare questa bellissima chicca nella città di Firenze. Partiamo adesso con il delineare la figura di Frederick Stibbert. 

NON HAI LETTO ANCORA L’ARTICOLO-GUIDA SU COSA VEDERE A PRATO  ??

alcune delle meravigliose armature della cultura islamica con i loro dettagli intarsiati in oro sul metallo dell'armatura
Alcune delle bellissime armature contenute nella sala islamica

Chi è Frederick Stibbert?

La famiglia Stibbert ha una storia che spazia tra Inghilterra e India, dove il nonno ebbe una lungimirante carriera militare che lo arricchì notevolmente. Frederick Stibbert nacque a Firenze il 9 novembre del 1838 dall’unione del padre con una giovane donna toscana, Giulia Cafaggi. Studiò in Inghilterra ma il suo cuore rimase quasi sempre in Italia, precisamente a Firenze dove viveva insieme a sua madre e alle sue sorelle. Il padre di Frederick, Thomas, lavorò come militare nell’esercito di sua maestà. Alla sua morte la grande ricchezza della famiglia passò quindi tutta a Frederick in quanto erede unico del patrimonio. Da questo momento la sua fama aumentò notevolmente e lo Stibbert si fece conoscere in tutto il mondo per l’acquisto massiccio di ogni oggetto d’antiquariato e collezione che gli potesse piacere. Nonostante questo comunque non finì il patrimonio ma seppe gestirlo perfettamente per vivere in maniera adeguata. La propria abitazione divenne un vero e proprio museo dove esporre ai visitatori (anche di alto rango come la Regina Vittoria) la propria collezione.

Il Museo Stibbert

La storia della villa

Il Museo Stibbert per come lo vedi oggi è il risultato di tanti cambiamenti avvenuti nel corso degli anni per volere di Frederick Stibbert stesso. L’edificio odierno è la fusione di tre diverse abitazioni acquistate in tempi successivi dalla madre Giulia e da Frederick, sia per adeguarsi alla vita che facevano, che per questioni di spazio. Le collezioni del Museo Stibbert si trovano in un abitazione di stile settecentesco divise in varie stanze parallele su due piani. Ci tengo a precisare che tutto quello che potrai vedere oggi è dato dal grande lavoro di conservazione e valorizzazione da parte della Fondazione Stibbert. Organizzazione che ringrazio profondamente perché, oltre a portare avanti il volere di Frederick Stibbert stesso, riescono a far viaggiare nel tempo e meravigliare ogni singolo visitatore.

Le Sale del Museo Stibbert

La Sala della Malachite (o della quadreria antica)

Il Salone della Malachite faceva parte della Villa Bombici e Stibbert lo utilizzò per esporre la sua collezione di quadri antichi. Le opere vengono valorizzate attraverso la luce proveniente da un grande lucernario aperto sul tetto. Al centro della sala domina lo spazio il bellissimo tavolo in malachite acquistato da Frederick nel 1880. La sala contiene un gruppo di armature cinquecentesche prevalentemente italiane. Quella che sicuramente mi ha colpito di più è il Corsaletto della Guardia Papale con tanti dettagli unici.

la sala della malachite del museo stibbert di firenze con i suoi tantissimi quadri appesi al muro e alcune armature medievali agli angoli. Al centro della stanza un grande tavolo e un lampadario antico.
La bellezza della sala della Malachite
Le Sale Islamiche

La prima sala islamica del Museo Stibbert (Sala della Cavalcata Islamica) è sicuramente quella che mi ha colpito di più non per la sua collezione, bensì per la decorazione. Frederick Stibbert, infatti, per creare un ambiente dall’atmosfera orientaleggiante fece decorare la sala con stucchi che riproducono l’Alhambra di Granada. Oltre a questo coprì il pavimento con piastrelle policrome e fece fare le vetrate delle finestre con impiombature a “a spartito moresco”.

Al centro della sala si trova la Cavalcata Islamica con cavalieri armati turchi, persiani e dell’India moghul di cultura e religione islamica. Nelle due sale troverai e potrai ammirare più di 1850 oggetti come armature di diverse tipologie, armi da fuoco, spade e scudi e anche vesti di rango. Tutto questo che vedi appartiene chiaramente alla cultura islamica.

la cavalcata islamica con i manichini che indossano armature e armi dell'oriente e disposti in due file parallele. Sui muri sono appese altre armi e armature.
La cavalcata islamica in primo piano
Le Sale Giapponesi

E’ la prima grande collezione monotematica che nasce in Italia ed è una delle prime al mondo al di fuori del Giappone. Nelle quattro sale giapponesi del Museo Stibbert di Firenze potrai osservare circa 1800 oggetti composti da armi, armature, else, corredi di spada, oggetti d’arredo, rotoli dipinti, tessuti e costumi. Una collezione mastodontica appartenente al periodo in cui il Giappone fu governato dai Samurai. La prima sala ti accoglierà con la Cavalcata dei Samurai in cui spicca l’arciere perché è montato su un manichino fatto realizzare in Giappone. Successivamente nel percorso di visita troverai vetrine con armature e maschere da guerra e una grande collezione di Tsuba (else) e katane.

la sala della cavalcata giapponese del museo stibbert di firenze con i vari samurai con le loro armature disposti in orizzontale verso la porta di ingresso.
La cavalcata giapponese in primo piano
La Sala della Cavalcata

Questa è sicuramente la sala più spettacolare di tutto il Museo Stibbert e quella in cui Frederick ha dedicato più tempo per lasciare il vistatore stupito. Un salone monumentale di 20 metri di lunghezza, alto dieci metri e diviso in tre campate coperte da volte a crociera. Sulle vele di quest’ultime sono dipinti grandi stemmi di nobili famiglie fiorentine e lo stemma di Frederick Stibbert. La sala è animata dallo spettacolare corteo di dodici cavalieri cinquecenteschi disposti su due file e accompagnati da armati all’impiedi lungo le pareti. Cavalli e manichini sono stati realizzati appositamente da Stibbert per ricostruire il più fedelmente l’immagine dei cavalieri in armatura. Oltre alla cavalcata troverai armature sistemate su plinti, armi in asta, elmi, pugnali, spade e altri due cavalieri disposti ai lati della scalinata. Di grande importanza il corsaletto tedesco con cui fu sepolto Giovanni de’ Medici.

uno scorcio della sala della cavalcata del museo stibbert. Si vedono dodici cavalieri con le loro armature disposti in due file orizzontali. Sulla sinistra appese al muro altre armature e spade.
I cavalieri della sala della cavalcata visti da dietro
La Sala delle Bandiere

La Sala delle Bandiere del Museo Stibbert è sicuramente una delle sale più interessanti al pian terreno. La sua particolarità è il soffitto a padiglione formato da dodici bandiere del Palio di Siena con i simboli delle contrade acquistate da Stibbert a Siena. La vetrata della sala poi è di uno sfarzo e di una bellezza assurda. L’idea di Frederick era quella di evocare i castelli gotici o le tende da accampamento.

un primo piano sulle bandiere del palio di siena comprate da stibbert a siena. Al centro del soffitto un lampadario antico che illumina le bandiere.
Le bandiere raffiguranti le contrade del palio
La Camera dell'Impero

Questa stanza si trova al primo piano del Museo Stibbert ed era originariamente la camera da letto della madre di Frederick, Giulia. L’aspetto che vedete dalla foto sottostante è dato dai cambiamenti fatti dallo Stibbert dopo la morte della proprietaria. Le scene mitologiche e i combattimenti affrescati sulle pareti erano stati fatti coprire da arazzi e l’arredo era completamente diverso. Stibbert riportò alla luce gli affreschi e inserì il grande letto in legno. Oltre a questo fece realizzare il trofeo d’armi in stucco sopra la porta e un grande specchio in legno. I cambiamenti decretarono il nome della stanza in “camera dell’impero” proprio perché viene enfatizzato il gusto impero nell’arredamento.

la camera dell'impero del museo stibbert con il grandissimo letto in legno in stile imperiale e intorno i bellissimi affreschi colorati che rappresentano scene mitologiche.
Gli affreschi e il grande letto della Camera dell'impero

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Gabriele Orbetti
italiaignota@gmail.com
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