Città di Cosa, antico insediamento romano

una vista in lontananza sui maestosi resti del tempio di giove con sullo sfondo il blu dell'acqua della laguna di orbetello e davanti il verde rigoglioso della natura

Città di Cosa, antico insediamento romano

Nella Maremma toscana in Provincia di Grosseto e nelle vicinanze di Orbetello (di cui ho parlato in questo articolo) e Porto Ercole c’è un meraviglioso museo archeologico all’aria aperta. Questo sito se non fosse stato per il mio ex collega di lavoro non l’avrei mai visitato perché molto poco conosciuto nonostante la sua importanza e bellezza. Oltre a questo si trova anche vicino a tutte le località balneari più belle della zona e può essere davvero motivo di un pomeriggio o di passare tempo diverso dallo stare sulla spiaggia. Andiamo allora a scoprire insieme la meravigliosa città di Cosa.

NON HAI LETTO ANCORA L’ARTICOLO SU ORBETELLO, LA CITTA’ DELLA LAGUNA ??

la vista panoramica sulla costa e sulla laguna di orbetello che si vede sullo sfondo che potrai godere dalla cima del promontorio dove si trova la città di cosa
la vista panoramica che si ha sulla costa dalla cima del promontorio

Breve storia della città di cosa

Nel 273 a.C. a seguito della vittoria sulle città etrusche di Volsinii e Vulci, i romani fondarono la colonia di Cosa. La posizione venne scelta per la vista che si aveva sul mare, sulla via Aurelia e sui centri etruschi ancora attivi. Il nome deriva probabilmente da un piccolo villaggio etrusco vicino chiamato Cusi o Cusia. Nel 197 a.C. la città di cosa fu oggetto di una seconda deduzione coloniale in seguito alla quale il sito cambiò e assunse una fisionomia urbana stabile. Venne costruita una possente cinta muraria con ben 19 torri e tre porte d’ingresso. Il declino della città di Cosa comincia intorno al II secolo d.C. fino a portarla ad essere completamente disabitata. Nel V secolo divenne centro di controllo e stoccaggio alimentare e cambia nome in Ansedonia.

Le nuove ricerche

Il sito è stato indagato dall’American Academy in Rome dal secondo dopoguerra sino al 1997. A partire dal 2013 la University of Florida si occupa dell’indagine archeologica e dal 2016 anche l’Università di Firenze ha intrapreso le sue ricerche. E’ nato così il progetto “strade di cosa” che ha come obiettivo indagare l’urbanistica della città di Cosa. I risultati permettono di creare nuovi percorsi di visita e rinnovare l’allestimento del Museo archeologico nazionale.

le maestose mura che si trovano all'ingresso della città di cosa che sono composte da grandissimi blocchi di roccia messi uno sopra all'altro
le maestose mura d'ingresso alla città di cosa

Il Museo archeologico nazionale di Cosa

All’interno della città di Cosa, una volta varcate le possenti mura, si trova il Museo archeologico nazionale di Cosa. La caratteristica è che è realizzato sui resti di un’abitazione romana del I secolo a.C. chiamata “casa del tesoro”. Il museo è diviso in tre sale: la prima ospita i reperti più significativi; la seconda è dedicata all’area del porto, ai commerci e ai materiali ritrovati nella necropoli; la terza riguarda testimonianze relative alle fasi più tarde. Tra tutti i reperti spicca una statua colossale di un personaggio con lorica (corazza) realizzata in marmo di Carrara.

la corazza romana che si trova all'interno del museo

L'antica città di Cosa

Come scritto all’inizio le rovine dell’antica città di Cosa si trovano sulla cima di un promontorio roccioso. Della struttura originaria rimangono alcuni ruderi di antiche costruzioni, il foro, le mura e il tempio di Giove.

Il Foro

Era la piazza principale della città di Cosa e qui si trovavano gli edifici pubblici e privati. Sul lato orientale vi à la Basilica a pianta rettangolare e con sei colonne in facciata. Accanto ad essa si trova il complesso Cura-Comitium diviso in tre ambienti che erano la sede dell’ufficio dei magistrati e l’edificio per le assemblee. Ultimo reperto della zona è il Tempio della concordia di cui sono visibili solo le fondamenta.

i resti dell'antica e maestosa basilica della città romana di cosa con in primo piano gli enormi basamenti dove si poggiavano le colonne
i resti dell'antica basilica della città di cosa

L'Acropoli

E’ la parte più alta dell’antica città e sede della vita religiosa della colonia. Qui vi era il Tempio di Giove, di cui restano soltanto alcune terrecotte architettoniche. Nell’acropoli potrai vedere anche il Tempio di Mater Matura, protettrice delle nascite, e il Capitolium. Quest’ultimo si trova sopra un’ampia terrazza panoramica ed è munito di una grande cisterna e tre celle. L’edificio sacro in antichità presentava pavimenti a mosaico e un ricco apparato decorativo con intonaci dipinti e sculture in terracotta. La vista che potrai godere da quassù ti lascerà davvero a bocca aperta!

una vista ravvicinata sui ruderi del capitolium dell'antica città di cosa con le mura e sullo sfondo il blu che si vede della laguna
la terrazza dove si trova il capitolium

Informazioni utili

il Museo archeologico nazionale e area archeologica di cosa è aperto a marzo da martedì a domenica dalle ore 08:30 alle 17:15, mentre da aprile a ottobre sempre da martedì a domenica dalle 09:45 alle ore 18:45. Il biglietto costa 2.00€ e potrai acquistarlo anche online da questa pagina mentre se clicchi QUI troverai maggiori informazioni su questo meraviglioso luogo ignoto. Per quanto riguarda il parcheggio, potrai lasciare il tuo mezzo proprio davanti all’ingresso del complesso.

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Gabriele Orbetti
italiaignota@gmail.com
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