14 Lug La Rocca di Radicofani, la fortezza del Robin Hood italiano
La Toscana è una terra legata a molti personaggi importanti che hanno lasciato il segno con le loro imprese o studi ed opere. Pensa a scrittori, scienziati, artisti come Dante Alighieri, Michelangelo, Leonardo da Vinci ecc.. Tra le varie personalità legate alla politica ed alla dottrina militare, tra i tanti ne troviamo uno che è ricordato come il Robin Hood italiano. Si tratta del brigante Ghino di Tacco. Oggi quindi ti racconto della sua storia e della sua roccaforte, ovvero la Rocca di Radicofani. In fondo all’articolo poi troverai altri luoghi da visitare in questo bel borgo della provincia di Siena, immerso nella Val d’Orcia.
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Chi era Ghino di Tacco, il Robin Hood italiano
Ghino di Tacco era il figlio di un esponente nobile ghibellino della Val di Chiana. Nato nel 1265 la sua famiglia si ritrovava a combattere spesso con la fazione opposta dei guelfi. Le loro azioni si limitavano principalmente al brigantaggio verso le ricchezze della Chiesa senese. Nel 1285 il padre e lo zio di Ghino vennero catturati, torturati e decapitati in Piazza del Campo a Siena. Ghino riesce a sfuggire solo perché minorenne e da questo momento in poi cominciò ad organizzare la propria vendetta. Cercò di occupare una fortezza vicino a Sinalunga ma non ci riuscì. Successivamente nel 1297 conquistò la Rocca di Radicofani e qui vi pose la sua roccaforte. Ghino continuò le sue scorribande compiendo incursioni e furti ai danni dei pellegrini in viaggio verso Roma ed ai facoltosi. Si racconta che le refurtive venivano donate ai poverei e che ai derubati comunque Ghino lasciava qualcosa per sopravvivere. Per questo motivo fu ed è considerato come il Robin Hood italiano, un ladro gentiluomo.
Parliamo della Rocca di Radicofani
Fatto questo excursus storico sulla vita di Ghino di Tacco, concentriamoci adesso sulla Rocca di Radicofani. Si trova a circa 1000 metri di altezza ed è ben visibile fin dalla pianura. Pensa che riesci a vederla fin da alcuni borghi di Monte Amiata! E’ composta da un nucleo a pianta triangolare ed una seconda cerchia muraria composta da grandi bastioni angolari. La cosa che attirerà più il tuo occhio però sarà l’imponente torre merlata. Al suo interno oggi si trova il Museo del Cassero che custodisce reperti archeologici e documenti in pannelli informativi sulla storia della Rocca. Il costo del biglietto è di 4.00€ e credimi sono soldi ben spesi. Camminare all’interno degli spazi della Rocca ti proietterà indietro nel Medioevo, soprattutto dopo aver letto la storia di Ghino. Inoltre potrai salire sulla cima della torre e godere di una vista meravigliosa su tutta la Val d’Orcia e su Monte Amiata.
Altre attrazioni da vedere a Radicofani
Il casale della Posta
Si trova nella parte bassa del centro storico di Radicofani. Costruito per volere dei Medici, nel 1500 era una tappa di ristoro sicuro per i pellegrini che andavano verso Roma. Bellissima, inoltre, la grande fontana seicentesca con il grosso stemma mediceo che si trova proprio davanti al casale. Purtroppo oggi è tutto lasciato al degrado ma in ogni caso è una tappa da vedere se ti trovi a Radicofani.
Bosco Isabella
E’ un bellissimo e particolare giardino romantico ed esoterico voluto da Odoardo Luchini. Al suo interno troverai una grande piramide a gradoni a base triangolare e vari richiami alla Loggia Massonica. Il giardino è dedicato alla moglie di Odoardo (Isabella) ed è visitabile gratuitamente.
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